Non è vero. L’insistenza dei piccioni ad essere stanziali su un palazzo è legata a 5 fattori:
- la possibilità di nidificare sul palazzo
- L’abbondanza di punti di appoggio e di riparo per la notte (gronde, marcapiani, tangoni, tubi, condizionatori, ecc)
- L’abbondanza di cibo (qualcuno dà loro da mangiare)
- L’esistenza di appartamenti disabitati i cui balconi vengono subito colonizzati
- L’esistenza di punti per bere l’acqua
Soluzione dei problemi:
Il nostro intervento bonifica e chiude l’accesso alle zone di nidificazione con le reti antipiccioni, rende impossibile l’appoggio con l’uso delle spine e dei piani inclinati, rende scomodissimi i balconi disabitati, chiude ogni accesso all’acqua e poi…… tocca ai condomini convincersi che dare da mangiare ai piccioni è una cosa deleteria per tutti!
Si è vero, ma non servono a niente perché dopo poco tempo i piccioni si adattano e riprendono ad infestare.
Non servono a niente perché in poco tempo i piccioni si adattano e riprendono ad infestare.
No, è vietato dalla legge, ma in quasi tutte le città italiane vi sono “Ordinanze” dei Sindaci che per contenere lo sviluppo demografico dei piccioni vietano di dar loro da mangiare.
I piccioni invadono i luoghi che non danno segni di vita. Un terrazzino interno non frequentato diventa un luogo ideale per dormirci la notte e come posatoio.
Soluzione del problema fai date:
- Uscire spesso sul balcone, trasferirvi roba di uso frequente per aumentarne l’uso.
- Mettere piante spinose sulla terra dei vasi delle piante più grandi, (o spine in acciaio). La notte i piccioni dormono sulla terra e talvolta vi nidificano, uscire ed innaffiare spesso.
- Applicare le spine sui tangoni
- Se le piante sono più alte dei parapetti, montare le spine anche sui parapetti
- Se gli architravi dei balconi sono sporgenti montarvi le spine
- Applicare le spine anche su condizionatori e tubi sporgenti oltre 5 cm.
Soluzione definitiva:
Chiamare noi per l’applicazione di una rete invisibile antipiccioni che letteralmente impedisce loro il passaggio.
A parte il discorso che se vi è un’invasione di piccioni bisogna per prima cosa scoprire la causa o le cause e debellarle.(vedi domanda n. 1) E’ pur vero che quasi sempre tali cause non riguardano un singolo appartamento ma l’intero stabile, ma è anche vero che talvolta un condominio non è sempre pronto a spendere. In questo caso la soluzione è un intervento localizzato.
Soluzione definitiva localizzata:
Montaggio di piani inclinati e dissuasori sulle sporgenze, tangoni e marcapiani soglie ecc, e posa in opera di rete invisibile antipiccioni a chiudere i volumi di accesso.
Si è vero, specie in estate quando il guano è secco e volatile. Accendendo i condizionatori si invade la casa di escremento volatilizzato che se respirato procura funghi nei polmoni, inquina i cibi in cucina, contamina le parti intime delle bambine portando a gravi malattie.
Fa più male il guano secco che quello appena espulso.
Si è vero, perché aprire le finestre per arieggiare la casa crea delle correnti che trasportano all’interno gli escrementi volatili inquinando gli ambienti i cibi ed il corpo delle persone più esposte: bambini, (specie le femmine) e gli anziani.
Si, è vero, perché essi nidificano nelle grondaie nei periodi estivi, e durante le piogge i nidi finiscono per otturare tutti i pluviali insieme ai colombi morti le uova non schiuse ecc. Questo comporta un appesantimento enorme delle canalette ed il loro prolassare, fino a piegare i sostegni stessi.
Il ristagno di acqua, cadaveri, escrementi, sterpi, crea una miscela esplosiva per parassiti insetti (zanzare) pulci ecc. che possono invadere gli ultimi piani dei palazzi.
Soluzione del problema:
Le gronde vanno disinfettate e protette con interventi miranti ad impedire l’accesso all’interno della gronda stessa tramite l’uso combinato di spine e reti antipiccioni secondo i casi.
Si è vero, ci sono impianti ad ultrasuoni per l’allontanamento dei piccioni, ma come dimostra uno studio condotto dalla Regione Piemonte Dipartimento di Prevenzione non sono efficaci a lungo.
Testualmente: ”I repellenti chimici, l’emissione di ultrasuoni, o di richiami di rapaci sono inefficaci o quanto meno non garantiscono effetti duraturi.” (Agrot. Pierluigi Beraudo Tecnico della Prevenzione; Dott. Stefano Prono Veterinario)